Prova di pressione dell’impianto ad aria e ad acqua

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2018-05-02 14:32:00


mercoledì 2 maggio 2018

Per nuovi edifici o per un’opera di totale ristrutturazione, è importante collaudare l’impianto di distribuzione, con verifica della pressatura dei raccordi, nei sistemi a pressare e test di pressione degli impianti. Nel caso di impianti di distribuzione il collaudo deve avvenire nel rispetto della norma UNI EN 806, mentre per gli impianti di riscaldamento il collaudo deve avvenire seguendo la norma UNI 5364.

Occorre distinguere tra:
  • Test di pressione con acqua
  • Test di pressione con aria o gas inerte
Prima della prova in pressione, per gli impianti che utilizzano il sistema multistrato, si consiglia di effettuare un controllo visivo accertandosi che tutti i raccordi siano stati pressati correttamente. Un altro fattore che può influenzare i risultati del test è costituito dalla differenza di temperatura esistente tra il tubo e l’acqua utilizzata per la prova. Tale differenza è dovuta dal fatto che i tubi in materiale plastico presentano un coefficiente di dilatazione termica più elevata rispetto ai tubi in metallo. Una variazione di temperatura di 10°C provoca una variazione di pressione di circa 0,5 – 1 bar. Per questa ragione è necessario stabilizzare le temperature prima della misurazione.
Per procedere al collaudo occorre sfiatare le tubazioni facendo circolare acqua all’interno e favorendo lo spurgo dell’aria attraverso le valvole di sfiato. Si provvede alla chiusura delle intercettazioni a monte della linea da testare, verificando che i giunti terminali risultino saldamente serrati. L’impianto dovrà essere riempito gradualmente evitando colpi d’ariete o eccessive sollecitazioni che potrebbero comportare danni alle tubazioni o lesioni alla struttura dell’edificio.

Test di pressione con acqua

Per le prove di pressione devono essere utilizzati esclusivamente apparecchi di misurazione della pressione con una precisione di lettura 0,1 bar e con scala di pressione da 0 a 16 bar e montati nel punto più basso dell’impianto. I test di pressione con acqua possono essere effettuati solo se esistono determinate condizioni. Gli impianti di distribuzione per uso domestico o industriale devono essere lavati e, successivamente, dichiarati idonei per l’uso. I componenti utilizzati per il riempimento non devono compromettere la qualità dell’acqua potabile.
La prova di pressione deve essere effettuata con acqua filtrata. I filtri devono soddisfare i requisiti della norma UNI EN 13443-1. In occasione del riempimento delle tubazioni è necessario sfiatare i tubi ubicati in corrispondenza del punto più alto del tratto di tubazioni sottoposto a verifica.

Se la differenza tra la temperatura ambiente e la temperatura dell’acqua di prova è superiore a 10°C, è necessario prevedere un periodo di “stabilizzazione” della temperatura pari a 30 minuti prima di effettuare la prova. Nel corso della prova di pressione è necessario eseguire un controllo visivo al fine di individuare le perdite.
Questa fase di controllo, grazie alla funzione “Leak-Free” dei raccordi Wavin Tigris M1 e Tigris K1, è agevolata, poiché le giunzioni non correttamente pressate perderanno in modo evidente.

 

In base al procedimento indicato nella norma UNI EN 806-4 metodo B, la pressione di prova deve corrispondere alla pressione di progetto massima x 1,1. Il tempo di prova alla suddetta pressione è di 30 minuti. Alla fine della prova, occorre ridurre la pressione di 0,5 volte rispetto alla pressione di prova iniziale e riprendere la prova per altri 30 minuti. Se in questo intervallo di tempo, si verifica una perdita di pressione, si dovrà ispezionare il sistema, rintracciare ed eliminare la perdita, dopodiché è necessario ripetere il test di pressione.

Test di pressione con aria compressa o gas inerte

Questo tipo di test deve essere effettuato in presenza di una o più delle seguenti condizioni:

  • Qualora siano richiesti requisiti di igiene più severi, per strutture ospedaliere, istituti pubblici, dove è necessario evitare la presenza dell’acqua ed eventuali stagnazioni rischiose per il fenomeno della legionellosi
  • Nel caso in cui vi sia un rischio di congelamento delle tubazioni tra il periodo di prova di pressione e la messa in servizio
  • Nonché tutte le volte in cui non sia possibile usufruire di acqua per il test di pressione

Poiché i gas, al contrario dell’acqua, sono comprimibili, occorre osservare altre regole nel rispetto delle caratteristiche fisiche dei gas e per ragioni di sicurezza. L’area interessata al collaudo deve essere segnalata e il personale allontanato, per scongiurare danni a persone in caso di eventuali scoppi.
La pressione di prova viene eseguita a 150 mbar, mentre il tempo varia in basa al volume dell’impianto da testare; fino ad un volume delle tubazioni di 100 litri deve essere pari a 30 minuti, per ogni 100 litri aggiuntivi, la durata della prova viene prolungata di 10 minuti. Occorre evitare di testare tratte con portata d’acqua superiore a 100 lt. Tutte le giunzioni devono essere schiumate al fine di evidenziare le perdite. La pressione della prova deve rimanere invariata per l’intera durata della prova.

Il test di pressione con aria compressa o gas inerte viene eseguito con una pressione di prova pari a 3 bar in caso di diametro nominale ≤ DN 50, e massimo 1 bar in caso di diametro nominale > DN 50. Una volta raggiunta la pressione necessaria, il tempo di prova è 10 minuti. Durante questo intervallo di tempo è necessario che la pressione rimanga costante.

Altra operazione fondamentale per gli impianti di distribuzione è il lavaggio dell’impianto, come previsto dalla norma UNI EN 806. Sottoponendo l’impianto di distribuzione a tale trattamento viene garantita la qualità dell’acqua potabile. Successivamente si deve procedere allo svuotamento dell’impianto.

Per gli impianti di riscaldamento la prova in pressione deve essere fatta seconda la norma UNI 5364. Al termine dell’installazione, prima della chiusura dei fori per passaggi e delle tracce e prima dei lavori di pavimentazione, gli impianti di riscaldamento devono essere sottoposti ad un accurato controllo visivo, poiché i raccordi non pressati a regola d’arte o non pressati affatto potrebbero risultare stagni solo per un breve periodo di tempo durante la prova di tenuta. Questa situazione non si verifica con l’impiego dei raccordi Tigris M1 e Tigris K1, poiché già a 0,5 bar perdono copiosamente se non pressati.Tutte le tubazioni dell’impianto devono essere riempite con acqua (in caso di gelo è possibile aggiungere un additivo a base di glicole etilenico con concentrazione massima 35%). La prova di tenuta deve essere effettuata portando tutto l’impianto ad una pressione maggiore di 100KPa (1 bar) rispetto a quella di esercizio, mantenendola per 6 ore consecutive. Dopo questo periodo di tempo senza perdite di carico l’impianto ha superato il test di pressione.

 

Anche gli impianti di riscaldamento, prima della messa in funzione, devono essere lavati, così da rimuovere gli eventuali residui e impurità penetrate nel sistema.